Particolare del Retablo del Presepio del Maestro di Castelsardo

Pendente sardo

Pendente sardo
  • Nazione - Italia
  • Città - Cagliari
  • Luogo di conservazione - Pinacoteca Nazionale di Cagliari
  • Collezione - Acquisto - 30. 6. 1924
  • Categoria - Oreficeria
  • Inventario - OR319
  • Materia e tecnica - Oro, granati, perle scaramazze, vetri, cammeo di conchiglia - Tecnica a laminazione, traforo, filigrana, incisione
  • Dimensioni - Lunghezza cm. 9,5 x 4; peso gr 11,85
  • Datazione - Prima metà XIX secolo

I pendenti, detti lasu, si portavano appesi ad un nastrino di velluto stretto intorno al collo. La tipologia più diffusa è costituita da tre elementi di cui il superiore, quasi sempre di dimensioni maggiori degli altri, ha forma di fiocco e porta nel centro un castone; la parte centrale, più piccola, è anch’essa decorata da un castone. Nel terzo elemento, compare spesso un cammeo. È di derivazione spagnola e lo stesso nome “ lasu ” indica il laccio con il quale si portava al collo.

Il pendente è composto da più elementi in lamina d’oro traforata: quello superiore a forma floreale stilizzata con vetri e perle scaramazze; quello centrale con lamina liscia e piccolo vetro; quello inferiore, di forma circolare con cammeo centrale in conchiglia raffigurante un volto umano, montato in lamina d’oro con cornice alla base in filo d’oro contornata da cuori in filigrana e sei fiori dorati con perla scaramazza centrale. Sono appesi nella parte inferiore due fili di perle scaramazze e tre ciondoli d’oro a forma di cuore.

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