Madonna della cintola
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Il dipinto, che rappresenta l'Assunta e i SS. Leonardo, un martire francescano, Chiara e Antonio Abate, fu assegnato alla Pinacoteca cagliaritana dal Ministero che l'acquistò nel 1926 dalla collezione Haseltine di Roma, ritenendolo di scuola sardo-catalana. L'opera va invece attribuita (Gallavotti Cavallero, 1975-'76) all'artista senese Carlo Di Giovanni, ancora legato alla trecentesca pittura su fondo oro arricchita da preziosi arabeschi. Anche l'iconografia è di sicura provenienza toscana: la cintola che la Vergine lasciò cadere a S. Tommaso, l'unico apostolo che non era presente all'Assunzione, è infatti la più venerata reliquia custodita nella pieve di Prato e viene esposta ai fedeli ogni anno, il giorno della festa dell'Assunta, da un pulpito esterno situato nello spigolo sud-ovest della facciata. Originariamente in legno, fu sostituito nel XIV secolo da uno in marmo che, a sua volta, nel 1428 fu rimosso per far posto al nuovo pulpito di forma circolare di Donatello e Michelozzo. |
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