Predella di San Lucifero
|
|
Proveniente dalla Chiesa di San Lucifero, questa predella fu forse dipinta per un altro edificio religioso, San Bardilio, e giunse in Pinacoteca nel 1913. L'opera costituiva la base di una struttura originaria più grande, detta retablo, composta di vari pannelli lignei assemblati fra loro. La predella è suddivisa in sette scomparti: al centro è raffigurato un Cristo in pietà, ai lati del quale si dispongono tre figure di santi per parte. Da sinistra possono essere individuati: San Pietro, col tipico attributo della chiave, San Michele Arcangelo, nell'atto di uccidere il drago e San Giovanni Battista, che contempla l'Agnello divino; sul lato destro sono rappresentati: Sant'Antonio abate, assorto nella lettura delle Sacre Scritture, San Giorgio, in armatura, con elmo e lancia, e infine San Paolo che, secondo tradizione, impugna una spada. La paternità dell'opera si fa risalire a Joan Figuera, grazie ad un paragone con la predella del retablo di San Bernardino, a lui attribuita; rispetto ad essa, questa appare posteriore, per evidenti evoluzioni nella tecnica pittorica. Lo stile qui usato dall'autore ci riporta in ambito iberico-fiammingo, evidente nella fine lavorazione dei fondi oro, punzonati in modo da comporre disegni arabescati, e nella precisione di alcuni elementi naturalistici, come le frange svolazzanti della guarnacca di San Giorgio e i riflessi di luce sui volti dei Santi e sul corpo del Cristo. La prospettiva è definita in modo intuitivo, nonostante vi sia un tentativo di dare profondità alla rappresentazione mediante l'utilizzo di una balaustra dietro la figura di ogni santo. |
|