Particolare del Retablo del Presepio del Maestro di Castelsardo

Retablo Manca di Villahermosa

  • Nazione - Italia
  • Città - Cagliari
  • Luogo di conservazione - Pinacoteca Nazionale di Cagliari
  • Categoria - Dipinti
  • Inventario - DI9
  • Materia e tecnica - tempera su tavola
  • Autore - Anonimo sardo
  • Dimensioni - cm. 220 x 181
  • Datazione - Inizi XVI secolo

Il retablo è pervenuto in Pinacoteca nel gennaio 2003 grazie all’acquisto del Ministero per i beni e le attività culturali. In seguito alla segnalazione del Dott. D. Pescarmona (della Soprintendenza ai Beni Storici e Artistici di Milano ), ci si rese conto che l’opera, battuta alla casa d’aste Il Ponte di Milano, era la stessa pubblicata nel 1990 da R. Serra e, un tempo, proprietà di Don Carmelo Manca di Villahermosa.

Il polittico si presenta strutturato secondo lo schema classico dei retabli di piccole dimensioni, a doppio trittico con predella e terminazione a capanna; mancano i polvaroli laterali. Nella tavola centrale è raffigurata la Madonna in trono con bambino e quattro angeli, due per parte, che sorreggono una cortina alle spalle della vergine. A sinistra San Giovanni Battista tiene in mano un libro su cui è poggiato l’Agnus Dei; sullo sfondo, oltre il drappo a motivi floreali, interessanti scorci paesaggistici richiamano un’ambientazione marinara. Sulla destra compare una inusuale scena di battesimo di Cristo in cui Gesù è raffigurato nudo.

Al di sopra è raffigurata l’Annunciazione all’interno di un ambiente che riceve luce da una finestra aperta su un paesaggio di matrice fiamminga. Un’affollata crocifissione occupa il pannello superiore centrale: da notare la particolare deformazione dei tratti fisionomici del gruppo di destra, forse da collegare all’antisemitismo del governo spagnolo che portò nel 1492 all’espulsione di tutti gli ebrei dai territori della Corona spagnola.

Nello scomparto inferiore destro è rappresentato un santo monaco con libro e pastorale; la particolare foggia dell’abito ci indica, con un buon margine di probabilità, la sua appartenenza all’ordine dei monaci cistercensi; si ipotizza pertanto che si tratti di San Bernardo da Chiaravalle, ultimo esponente della Patristica e il santo più insigne dell’ordine riformato benedettino.

Sovrastano lo scomparto le figure di S. Antonio Abate e S. Barbara.

Infine, nella predella, suddivisa in cinque riquadri, ritroviamo al centro la tradizionale figura del Cristo in Pietà con tutti i simboli della Passione, tra la figure di S. Paolo e Sebastiano a destra e S. Pietro e Michele Arcangelo a sinistra.

Pagina Precedente