Particolare del Retablo del Presepio del Maestro di Castelsardo

Cassone

Cassone
  • Categoria - Arredo domestico
  • Inventario - AD1
  • Dimensioni - cm. 146 di lunghezza, cm. 57 di larghezza e cm. 82,5 di altezza

Il cassone (Inv. N° 1), in legno di castagno, per via delle sue proporzioni, si inserisce nell’ambito subregionale barbaricino. In particolare le sue dimensioni (cm. 146 di lunghezza, cm. 57 di larghezza e cm. 82,5 di altezza), le modalità d’intaglio e di decoro conferiscono al manufatto fattezze quadrangolari che lo assegnano alla zona di Aritzo.

Per via della qualità dei tratti incisori lasciati dalla sgorbia, è databile intorno alla metà del 1700.

Il tema decorativo è rivelazione figurativa della collocazione e delle finalità che il manufatto avrebbe dovuto adempiere all’interno dell’abitazione ed è pertanto espressione materiale delle necessità della committenza che ne ha richiesto la costruzione. Rientra, pertanto, nelle tipologie del cassone nuziale all’interno del quale la sposa custodiva la dote. Le finalità del cassone sono evidenti nel campo centrale della facciata e simboleggiate dalla presenza delle pavoncelle e dall’albero della vita antichi simboli pagani di buon augurio e fertilità.

Le zone periferiche del pannello anteriore sono decorate tramite motivi asimmetrici definibili il “mezze rosette”. Nella fascia superiore questi motivi sono intervallati da tre stilizzazioni geometriche simboleggianti spighe di grano. Tutta la fascia frontale è tempestata da piccole unghiate di sgorbia incise orizzontalmente al contrario di quelle ben più grandi e nette che si trovano nelle due bande inferiori.

La differente qualità decorativa che si riscontra tra pannello centrale e zone periferiche induce a pensare che all’interno di una bottega vi fossero degli apprendisti appositamente dedicati a questa fase di ultimazione del mobile.

Infine, caratteristica non comune a tutti i cassoni, possiede ancora i piedi originali.

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