Particolare del Retablo del Presepio del Maestro di Castelsardo

Stemma del principe Pignatelli

Stemma del principe Pignatelli
  • Categoria - Materiale lapideo e stemmi
  • Inventario - LS36
  • Materia e tecnica - Marmo
  • Dimensioni - cm. 185 x 110
  • Datazione - Fine XVII secolo

Una grande lastra marmorea di forma ovale ospita la complessa composizione: uno stemma sormontato da una corona regale a cinque fioroni in forte aggetto, con un’aquila ad ali spiegate, circondato da volute e recinto dal collare del grande Toson d’oro.

Lo scudo, partito di tre spaccato di uno, ha al centro uno scudo inquartato e scudetto sopra il tutto. Gli otto scomparti raffigurano: 1 pali, 2 palma, 3 tre pignatte, 4 troncato con tre fasce in capo e cinque conchiglie in punta 2, 1, 2, 5 tre pignatte, 6 colonna, 7 inquartato in croce di Sant’Andrea con sbarre e scritta AVE MARIA, 8 cinque gigli 2,1,2. il secondo stemma incoronato è inquartato: 1 aquila bicipite, 2 tre corone, 3 leone rampato coronato, 4 castello. Lo scudetto è coronato con pali, ed ha una bordatura con otto croci.

Lo Spano vide lo stemma ancora in situ nella facciata cagliaritana di San Niccolò di Bari; egli racconta che il principe Pignatelli fu il fondatore di tale edificio, chiesa nazionale dei Napoletani, per sciogliere un voto espresso durante una burrasca.

Si tratta di Don Nicola Pignatelli Aragon, nominato viceré di Sardegna nel 1686. lo stemma però non corrisponde perfettamente a quello del viceré che compare in numerosi pregoni da lui emanati, e potrebbe appartenere ad un altro esponente della famiglia Pignatelli, forse uno dei figli.

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