Particolare del Retablo del Presepio del Maestro di Castelsardo

Pendente sardo

Pendente sardo
  • Nazione - Italia
  • Città - Cagliari
  • Collezione - Acquisto Collezione Sanjust – 12. 2. 1925
  • Categoria - Oreficeria
  • Materia e tecnica - Oro, perle scaramazze naturali, vetri, cammeo di conchiglia - Tecnica a laminazione, filigrana, traforo, incisione
  • Dimensioni - Lunghezza cm. 14 x 5,8; peso gr 16,5
  • Datazione - XIX secolo

I pendenti, detti lasu, si portavano appesi ad un nastrino di velluto stretto intorno al collo. La tipologia più diffusa è costituita da tre elementi di cui il superiore, quasi sempre di dimensioni maggiori degli altri, ha forma di fiocco e porta nel centro un castone; la parte centrale, più piccola, è anch’essa decorata da un castone. Nel terzo elemento, compare spesso un cammeo. È di derivazione spagnola e lo stesso nome “ lasu ” indica il laccio con il quale si portava al collo.

Pendente composto da tre elementi in lamina d’oro traforata, incisa e decorata con filo d’oro ritorto e perle scaramazze naturali; quello superiore “ a fiocco ”, con castone in vetro verde; quello centrale con castone in vetro rosso e quello inferiore con cammeo in conchiglia raffigurante un profilo femminile, con tre pendenti aventi perle scaramazze naturali. Il gioiello modulare è costituito da tre parti: froccu, dominu, pendenti.

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