Particolare del Retablo del Presepio del Maestro di Castelsardo

Amuleto con tre sonagli

Amuleto con tre sonagli
  • Nazione - Italia
  • Città - Cagliari
  • Luogo di conservazione - Pinacoteca Nazionale di Cagliari
  • Categoria - Oreficeria
  • Inventario - OR189
  • Materia e tecnica - Argento e vetro - Tecnica a laminazione e filigrana
  • Dimensioni - cm. 9,4 x 3,4
  • Datazione - XIX secolo

L’amuleto caratterizzato da una sfera di colore nero, legata in argento a formare un ciondolo, è diffuso in molti centri sardi, con diverse denominazioni ( sabegia, cocco, pinnadeddu…). Allo scopo di proteggere i bambini dal malocchio, l’amuleto si appendeva agli abiti o nelle culle. La sfera nera può essere di diversi materiali, come pasta vitrea, ambra nera, legno, onice, ossidiana, ecc. Le catenelle più o meno elaborate che reggono la sfera, sono sempre in argento: secondo la credenza popolare, infatti, l’oro avrebbe il potere di annullare la carica magica delle pietra. Spesso il potere magico dell’oggetto è rafforzato da elementi in corallo e sonaglini. La rottura della sfera veniva attribuita al fatto che l’amuleto avesse effettivamente protetto dal malocchio il suo portatore.

Amuleto a forma di “ ciuccio ” con tappo in vetro con sonagli, la cui fisionomia denota la destinazione per la protezione dei bambini; venivano appesi nelle culle o al collo ed il loro potere apotropaico si rafforzava grazie alla presenza dei sonagli.

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